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Pubblicato il nuovo bando della Fondazione Ragghianti per l’assegnazione delle borse di studio dedicate allo storico dell’arte Carlo Ludovico Ragghianti

1/29/2018

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La Fondazione Ragghianti, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, bandisce per il secondo anno consecutivo due borse di studio del valore di 10.000 euro ciascuna, finalizzate a percorsi di ricerca aventi per oggetto la personalità e l’opera di Carlo Ludovico Ragghianti. Nel 2017 le borse sono state assegnate alla dottoressa Giorgia Gastaldon con un progetto di ricerca dedicato a Carlo Ludovico Ragghianti e il Museo Internazionale d’Arte Contemporanea di Firenze: storia di una visione per una città e al dottor Giacomo Magistrelli con la ricerca dedicata a Carlo Ludovico Ragghianti e la cultura fotografica italiana tra gli anni Cinquanta e Sessanta, i cui lavori stanno per concludersi con notevoli scoperte e risultati scientifici di rilievo.

I nuovi candidati dovranno proporre un tema di ricerca avente per oggetto l’attività del critico lucchese e che sia preferibilmente in relazione con i fondi archivistici custoditi dalla Fondazione Ragghianti. Le borse sono destinate a post-doc italiani e stranieri (purché con ottima conoscenza della lingua italiana) che abbiano conseguito un dottorato di ricerca in discipline umanistiche dopo il 1° febbraio 2014, e che non abbiano ancora compiuto il 45° anno di età alla data del 15 gennaio 2018. Le domande vanno presentate entro il 23 marzo 2018. Il periodo della borsa di studio va dal 1° giugno 2018 al 28 febbraio 2019.

L’istituzione delle borse di studio dedicate a Ragghianti, fortemente voluta dal direttore Paolo Bolpagni e dal presidente Giorgio Tori, ottempera alla vocazione della Fondazione che, tra i suoi scopi istituzionali, ha quelli di mettere a concorso borse di studio per giovani meritevoli e di promuovere iniziative di ricerca dedicate all’arte e alla cultura visiva contemporanea. In special modo si auspica che i progetti di ricerca valorizzino il prezioso patrimonio documentario dei fondi archivistici conservati dalla Fondazione.

Il bando e la domanda di ammissione possono essere visionati e scaricati dal sito www.fondazioneragghianti.it, nella sezione “Incontri e iniziative”. Per informazioni, tel. 0583 467205, e-mail info@fondazioneragghianti.it.

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La poesia di Giovanni Pascoli diventa prezioso riconoscimento in terra di Romagna

1/26/2018

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A San Mauro Pascoli, nella provincia di Forlì-Cesena, nasce la prima edizione del Premio per la Poesia d’Autore in musica dedicato a Giovanni Pascoli, riconoscimento che intende valorizzare la nuova e significativa scena di cantautori e cantautrici presenti in Italia e a mantenere viva la memoria di Giovanni Pascoli tra i giovani autori di testi e musiche della nuova canzone italiana.

L'iniziativa nasce da un'idea del MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti, coordinato da Giordano Sangiorgi, in collaborazione con il Comune di San Mauro Pascoli, grazie all’impegno del sindaco Luciana Garbuglia, e con Sammauroindustria presieduta da Miro Gori.

La forza espressiva del poeta romagnolo è testimoniata da personaggi come Paolo Conte, che anni fa ha dichiarato: “Ho amato Hemingway, Simenon, ma soprattutto Pascoli. Quando facevo il militare a Cosenza e poi a Pisa, i commilitoni copiavano le lettere d’amore alle fidanzate da un libretto che a sua volta copiava spudoratamente le rime e i ritmi di Pascoli”. L’attrice Mariangela Gualtieri, da parte sua, ha ricordato l’incontro con Pascoli per un suo spettacolo con queste parole: “ho ripreso le poesie più note, quelle che tutti abbiamo cantilenato a scuola, quelle che portiamo in noi come micce inesplose, e tento, col mio dar voce, di liberare l’esplosivo ad alto potenziale di questi versi.  Queste poesie sono musica e più di altre, nella resa orale, diventano davvero la meraviglia che sono: meglio si apprezza il musicista geniale che ha cantato ogni centimetro di questa terra, ogni più piccola e insignificante presenza, aprendoci gli occhi, aprendoci il cuore. Ridestandoci."

Le parole di questi due grandi artisti internazionali sono un perfetto viatico per l’avvio della prima edizione del 'Premio Pascoli per la musica' che invita tutti i cantautori e cantautrici dai 18 ai 40 anni provenienti da tutta Italia a partecipare inviando un proprio brano inedito entro il 30 aprile 2018. L'iscrizione è gratuita. La finale si terrà in una data tra fine luglio e inizio agosto e coinvolgerà i finalisti selezionati da una apposita commissione chiedendo loro di presentare un brano inedito live dedicato a una poesia di Giovanni Pascoli o a una tematica di ispirazione prettamente pascoliana. Nella stessa serata sarà assegnato ad un artista di rilievo un Premio alla Carriera dedicato a Pascoli.

Per tutte le informazioni per la partecipazione al bando di concorso si può telefonare allo 0546.646012 (Casa della Musica – Cinzia Magnani) o scrivere a mei@materialimusicali.it con oggetto 'Premio Pascoli per la Musica'.

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Lucca. Tra arte e genio: la mano di Michelangelo al centro di un ciclo di documentari

1/24/2018

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Il genio di Michelangelo è tornato, o forse, non è mai andato via del tutto. Maestro dell’arte a cavallo tra il 4 e il ‘500, il Buonarroti nel ventunesimo secolo ha ancora moltissimo da dire e da far scoprire e non è un caso che in ogni parte del mondo si registri una grande fioritura di eventi che pongono al centro la sua mano, il suo tratto, tutto ciò ha a che vedere con la sua idea di arte. Per molti critici, difatti, la via pulchritudinis inizia proprio con la realizzazione della Cappella Sistina in Vaticano, uno dei maggiori vanti dell’arte italiana.

Pittore, architetto, scultore e poeta italiano, Michelangelo Buonarroti oggi torna a essere al centro di un ciclo di documentari intitolato “Il genio in opera” e realizzato in un’ottica di sinergia per la promozione territoriale dell’arte e della cultura, dalla Fondazione Ragghianti in collaborazione con l’Opera del Duomo - Centro di Arte e Cultura e con Lucca Film Festival - Europa Cinema, con il sostegno di Artemachina.

Questa serie di documentari di alta qualità, la cui visione sarà resa possibile in diversi appuntamenti dal 18 gennaio al 17 febbraio, presenta alcuni dei principali protagonisti dell’arte occidentale. Alla realizzazione, inoltre, hanno contribuito storici dell’arte internazionali e prestigiose istituzioni museali e di ricerca.

Nel prossimo appuntamento della rassegna, in programma giovedì 18 gennaio alle ore 18 nel Salone dell’Arcivescovato (in piazzale Arrigoni a Lucca), è celebrato il 500° anniversario (19 gennaio 1518) della firma del contratto da parte di Michelangelo per la realizzazione della facciata della basilica di San Lorenzo a Firenze, che lo vedrà in seguito impegnato nella Sagrestia Nuova; allo stesso tempo si festeggia anche il 510° anniversario dell’inizio degli affreschi della volta della Cappella Sistina. Proprio a queste due opere ciclopiche realizzate dal Buonarroti sono dedicati i documentari presentati a Lucca.

Il primo documentario, della durata di 33 minuti, illustra nei suoi risvolti storico-artistici e tecnici la storia della Cappella Sistina, fatta erigere da papa Sisto IV Della Rovere nel 1475, affrescata nella volta da Michelangelo a partire dal 1508 (e la parete di fondo con il Giudizio universale nel 1535) su commissione di Giulio II (nipote di Sisto IV). È una grande biblia pauperum, un trattato di teologia visiva, com’è stata definita, che vede il monumentale affresco dipinto da Michelangelo circondato da opere di altri grandi artisti sulle pareti, da Perugino a Ghirlandaio, da Signorelli a Piero di Cosimo.

Il secondo documentario, della durata di 25 minuti, è dedicato invece alla cosiddetta Sagrestia Nuova in San Lorenzo a Firenze (“nuova” per contrapporsi alla precedente realizzata da Brunelleschi e Masaccio), su cui il Buonarroti ebbe modo di dimostrare le proprie capacità di architetto e scultore, come illustra lo storico dell’arte ed ex direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci, guida d’eccezione in entrambi i filmati. Michelangelo fu raggiunto dalla notizia dell’incarico mentre soggiornava fra Carrara e Pietrasanta per scegliere i marmi necessari per realizzare la tomba di Giulio II.
Commissionato da Leone X, attraverso un concorso cui partecipano anche Giuliano da Sangallo, Raffaello, Andrea e Jacopo Sansovino, il progetto della facciata della basilica di San Lorenzo fu abbandonato da papa Clemente VII, che impegnò il Buonarroti nella realizzazione della Sagrestia Nuova, destinata a ospitare gli illustri defunti della famiglia Medici, i due “duchi” e due “magnifici”. Le fonti d’ispirazione, la progettazione e la lavorazione, i conflitti con la committenza, i ripensamenti e l’iconografia sono spiegati nel documentario dalle parole di Paolucci.

Monet e Toulouse-Lautrec saranno i protagonisti della proiezione che si terrà, sempre nel Salone dell’Arcivescovato, sabato 3 febbraio alle ore 17:30. Il ciclo continuerà nello stesso luogo alla stessa ora con Van Gogh e Gauguin il 10 febbraio, per concludersi con i “moderni” Matisse e Picasso il 17 febbraio nella Sala conferenze “Vincenzo da Massa Carrara” della Fondazione Ragghianti.

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Il genio e l'opera di Rodin in mostra al museo di Santa Caterina di Treviso

1/24/2018

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"L'artista deve creare una scintilla prima di poter accendere il fuoco e prima che l'arte nasca; l'artista deve essere pronto ad essere consumato dal fuoco della propria creazione". Il Musée Rodin di Parigi ha scelto la città di Treviso per dar luogo alla mostra conclusiva delle Celebrazioni per il primo centenario della scomparsa di Auguste Rodin (1840 – 1917). L’esposizione, che si pone l'obiettivo di completare il programma delle grandi esposizioni che in tutto il 2017 ha coinvolto tra gli altri il Grand Palais a Parigi e il Metropolitan a New York, avrà luogo nel museo di Santa Caterina, che per l’occasione metterà a disposizione gli spazi integralmente restaurati della sala ipogea Barbisan.

La mostra, che sarà composta da 50 sculture - dal Bacio al Pensatore - e 23 opere su carta, sarà aperta al pubblico a partire da sabato 24 febbraio fino al 3 giugno. Il genio di Rodin approderà finalmente in Italia grazie all'impegno di Marco Goldin, che della mostra è il curatore. Il visitatore potrà osservare da vicino 50 sculture tra marmi, bronzi e gessi e 23 opere su carta, a partire una scultura di Camille Claudel che ritrae Rodin, da un dipinto di Edvard Munch che riproduce la statua del Pensatore e da una tela di Claude Monet scelta tra quelle che vennero viste nella rassegna Monet/Rodin che fece epoca a Parigi nel 1889.

In tre ampie aree del museo di Santa Caterina, successive l’una all’altra, l’impianto della mostra sarà sostanzialmente di carattere cronologico, dalle sculture di esordio come quelle fondamentali L’età del bronzo, 'Adamo e Eva' per arrivare alla Porta dell’Inferno e alle sue varie redazioni. Per poi toccare il gruppo celebre con 'I borghesi' di Calais fino alle diverse redazioni del Balzac, presentato nel 1898. Tra marmi, bronzi e gessi, il suggestivo percorso si svilupperà anche nei due chiostri del Museo trevigiano, con la collocazione all’esterno del famoso monumento a Victor Hugo oltre che di una tra le figure monumentali de I borghesi di Calais, e per la precisione Jean d’Aire. Tutto questo unitamente a una selezione dei disegni di Rodin, utilizzati come studi preparatori ma anche come fogli autonomi. Oltre ai due quadri di Munch, ovviamente accanto al Pensatore, e Monet, nell’area espositiva che rievocherà il tempo della mostra parigina del 1889 da Georges Petit.

A completamento di questo grande progetto culturale, la casa editrice Abscondita riediterà il testo sublime dedicato a Rodin da Rainer Maria Rilke alla fine del 1902, con una nuova introduzione scritta da Marco Goldin. Quel testo che inizia così: “Prima di essere celebre, Rodin era solo. E la celebrità, una volta sopraggiunta, lo ha reso forse ancora più solo. Giacché la celebrità è in fondo soltanto la summa di tutti i malintesi che si addensano attorno a un nome nuovo”.

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Dal 23 al 25 marzo la città di Firenze ospiterà un Convegno internazionale sulla oncologia integrata

1/24/2018

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Dal 23 al 25 marzo prossimi il Palazzo dei Congressi di Firenze ospiterà un convegno internazionale al quale prenderanno parte relatori provenienti dall'Italia e da altre parti del mondo. Oltre ai grandi esperti della scienza e della medicina saranno presenti i rappresentanti delle istituzioni oncologiche d’eccellenza come il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York. L'evento, che si divide in due parti, una incentreta sull'oncologia integrata e l'altra sul rapporto tra il cervello centrale e i cervelli periferici, è co-organizzato dall'Azienda USL Toscana Centro, dalla Scuola di agopuntura tradizionale della città di Firenze, dall'Associazione di Ricerca per le Terapie Oncologiche Integrate (ARTOI) e dall'Istituto Toscano Tumori (ITT). La medicina moderna, in particolare nell’ambito dell’oncologia, si sviluppa in base a sinergie e reti sempre più composite ed eterogenee in una visione di integrazione centrata sul benessere della persona. I lavori saranno introdotti dagli interventi di Franco Cracolici, Massimo Bonucci e Sonia Baccetti, a cui faranno seguito i saluti delle autorità regionali. Presente anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella.

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