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Cantine Aperte 2018. Alla scoperta dei "tesori" e del "gusto" della Toscana

4/24/2018

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‘Gustiamo il bello della Toscana’. È questo lo slogan che caratterizzerà la prossima due giorni enologica promossa dal Movimento Turismo del Vino Toscana

Cantine Aperte 2018 sarà all’insegna della riscoperta dei più bei tesori della Toscana: dalla degustazione vista “Gioconda” alla botte pluricentenaria, passando per la collezione di bici storiche dell’Eroica, fino alla visita di stanze segrete di castelli e ville ottocentesche. Sarà questo il filo conduttore che unirà le circa cento aziende che apriranno le porte agli appassionati facendo scoprire non solo i tesori custoditi nelle botti e nelle bottiglie, ma anche quelli artistici e paesaggistici che grazie al loro impegno sono stati conservati e resi vivi fino a oggi.

Sabato 26 e domenica 27 maggio molti “tesori nascosti” delle cantine che saranno eletti a bellezze da gustare: è il caso della Botte a Uovo in Legno, o della Grande Trebbia a Fermo. Poi la Cappella privata, interna alla tenuta rinascimentale, ma anche molte bellezze naturali: alberi secolari fino addirittura alla degustazione dalla terrazza da cui Leonardo ha dipinto la sua “Monna Lisa”, aperta sulla vallata della Greve, la collezione di Bici Storiche de l’Eroica e omaggi ai grandi del cinema che hanno vissuto nelle cantine toscane.  C’è anche chi ha preferito fornire ai suoi visitatori un’esperienza visuale a 360°, intendendo la “bellezza” come il vero e proprio racconto della viticoltura.

Da 26 anni 'Cantine aperte' nato proprio in Toscana, è oggi l’evento enoturistico più importante in Italia. Nel 1992 in Toscana partì come evento sperimentale, su idea della fondatrice e allora presidente del Movimento Turismo del Vino, Donatella Cinelli Colombini. Visto il grande successo che ebbe, dal 1993, ogni ultima domenica di maggio, le cantine socie del Movimento Turismo del Vino aprono le loro porte al pubblico, favorendo un contatto diretto con gli appassionati di vino. Cantine Aperte è diventato nel tempo una filosofia, uno stile di viaggio e di scoperta dei territori del vino italiano, che vede, di anno in anno, sempre più turisti, curiosi ed enoappassionati avvicinarsi alle cantine, desiderosi di fare un’esperienza diversa dal comune.

L'Associazione Movimento Turismo del Vino Toscana è un ente non profit che raccoglie circa 100 fra le più prestigiose cantine del territorio,
selezionate sulla base di specifici requisiti, primo fra tutti quello della qualità dell'accoglienza enoturistica. Obiettivo dell’associazione è promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione. Ai turisti del vino il Movimento vuole, da una parte, far conoscere più da vicino l’attività e i prodotti delle cantine aderenti, dall’altra, offrire un esempio di come si può fare impresa nel rispetto delle tradizioni, della salvaguardia dell'ambiente e dell'agricoltura di qualità.

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25 aprile e 1 maggio a Firenze tra incantevoli giardini e la fiera dell'artigianato

4/24/2018

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Non sono pochi gli appuntamenti che tra il 25 aprile e il 1 maggio si alterneranno nella città dei Medici, Firenze. Da fiere floreali a veri e propri angoli dell’artigianato, tutto accompagnato dalla straordinarietà di un città che non ha bisogno di ulteriori spot per essere visitata.

A proposito di fiori. Dal 25 aprile al primo maggio la Mostra primaverile di piante  e fiori 2018 di Firenze torna a far sbocciare il giardino dell’Orticultura in via Vittorio Emanuele II, intorno al suggestivo Tempidarium del Roster.

L’evento, organizzato dalla Società Toscana di Orticultura, gode della partecipazione di oltre 60 espositori selezionati tra i migliori florovivaisti che metteranno in vetrina le loro eccellenze: dalle piante grasse alle rose, dalle orchidee alle piante carnivore, oltre a utensili e mobili da giardino. Ci saranno anche iniziative culturali, conferenze e dimostrazioni d’arte. Sul sito della Società Toscana di Orticultura il programma completo degli eventi durante la Mostra dei fiori 2018 di Firenze. 

Per chi ama la natura, poi, ci sarà la possibilità di visitare le bellezze  del giardino di Villa Bardini, con un affaccio mozzafiato sulla città. Fino al primo maggio, infatti, sono previste visite guidate per scoprire i segreti del parco (su prenotazione) oltre a iniziative per la “Festa del Glicine”.

Facendo qualche passo in più e approdando a piazzale Michelangelo sarà possibile entrare nel giardino dell’Iris di Firenze che con le sue 10 mila varietà provenienti da tutto il mondo. Questo angolo di paradiso avrà i battenti aperti dal 25 aprile al 20 maggio, a ingresso libero.

Non solo fiori ma anche tanto artigianato made in Toscana. Primo appuntamento, dunque, alla Fortezza da Basso di Firenze per la fiera dell’artigianato più antica d’Italia: 800 espositori, prodotti provenienti dall’Italia e dall’estero oltre a molte iniziative. L'82esima Mostra dell’Artigianato di Firenze abbraccia tutti e i due i ponti e resta aperta fino primo maggio, ogni giorno dalle 10 alle 22,30 (ad eccezione del giorno di chiusura, fino alle 20). L’ingresso è a pagamento, ma con molte riduzioni, e dalle 19 entrata libera.

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Pronti, partenza, via! Si alza il sipario sul Festival del gelato 2018

4/11/2018

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Una delle sfide dell'economia italiana, come suggerisce Coldiretti, è internazionalizzare e promuovere il prodotto di qualità made in Italy senza consentire a imitazioni realizzate in altri Paesi del mondo di finire nelle case - e sulle tavole - dei consumatori. Quello che accadrà da venerdì 20 a domenica 22 aprile al piazzale Michelangelo a Firenze è una tappa di questo percorso perché al centro dell'evento ci sarà il gelato Made in Italy. Si tratta di una tre giorni inaugurale della kermesse che mette a confronto 16 maestri gelatieri. In gara anche miss Toscana 2017. Per tre giorni in assaggio gusti unici e speciali, dalla crema di Prato al “Ginger Power”.

Pronti, via. Il Gelato Festival 2018 si prepara per il tour europeo che dal 20 aprile al 7 luglio lo porterà in giro per le maggiori città italiane ed estere, per poi tornare a Firenze a metà settembre con la “All Star”, la sfida tra le stelle del gelato artigianale, i vincitori di tutte le precedenti edizioni della kermesse.

Come da tradizione l’appuntamento – che in ogni città vedrà la presenza di 16 tra i migliori gelatieri artigianali della Penisola, ognuno dei quali porterà in assaggio un gusto inedito per la gioia di grandi e piccini – è al piazzale Michelangelo, dove per tre giorni la città del David diventerà la capitale del gelato di qualità, declinato in tutte le sue forme.

Dalla crema di Prato al “Ginger Power” fino a gusti d’ispirazione mediterranea, una squadra di artigiani gelatieri – inclusa miss Toscana in carica, Lavinia Mannucci – è pronta ad accogliere famiglie e curiosi e conquistarne il palato fra interpretazioni di grandi classici e proposte creative tutte da provare.

Per fiorentini, toscani e turisti la manifestazione, organizzata in collaborazione con i partner strategici Carpigiani e Sigep – Italian Exhibition Group, è un’occasione unica per scoprire i segreti del mondo del gelato fra assaggi, iniziative a tema e laboratori didattici allestiti in una delle piazze italiane più suggestive e fotografate al mondo all’intero dei tre grandi food truck da 13 metri, incluso il “Buontalenti” che rappresenta il più grande laboratorio mobile di produzione di gelato al mondo.

Un biglietto da 10 euro (ridotto per i bimbi sotto il metro) darà diritto all’assaggio di tutti i gelati in gara, più quelli degli sponsor e alla partecipazione alle attività del villaggio.

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I cimeli della storica Collezione Contini Bonacossi rivedono la luce agli Uffizi

4/11/2018

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Dopo 49 anni la Collezione Contini Bonacossi diventa accessibile a tutti i visitatori della Galleria degli Uffizi: otto nuove sale sono state recentemente aperte per ospitare capolavori come la Madonna della neve del Sassetta, il San Girolamo di Giovanni Bellini, la pala del Bramantino, il ritratto di Giuseppe da Porto col figlio del Veronese e il San Lorenzo martirizzato di Gianlorenzo Bernini. La collezione di famiglia fu devoluta allo Stato da Alessandro Contini Bonacossi, nell’immediato Dopoguerra. Il lascito fu reso possibile solo nel 1969 grazie a un decreto appositamente studiato e firmato dall’allora Presidente Saragat: si tratta di una raccolta costituita da 144 fra dipinti, sculture, arredi e maioliche.

Dopo essere stata storicamente confinata in un'ala collaterale degli Uffizi, con ingresso da via Lambertesca, accessibile solo su richiesta o in periodi limitati dell'anno, la preziosa raccolta trova adesso una collocazione definitiva e fruibile a tutti i visitatori del principale museo italiano: si tratta delle ex "Sale blu" al primo piano dell'ala di ponente, inaugurate alla fine del 2011 e destinate originariamente ai dipinti delle scuole straniere dal Cinquecento al Settecento. Il nuovo allestimento è diviso in otto sezioni tematiche (fondi oro, Andrea del Castagno, Bellini, Bramantino, mobilia, scultura, maiolica, Bernini): fra i capolavori da non perdere, lo straordinario San Girolamo nel deserto di Giovanni Bellini, l'imponente Madonna Pazzi di Andrea del Castagno, o la Santa monaca e due fanciulli di Paolo Uccello.

"È stato per noi compito imperativo - spiega il direttore della Galleria Eike Schmidt - fare in modo che una parte così importante delle collezioni statali fiorentine fosse aperta per tutti e in maniera continua. Con lo stesso spirito che ci spinge a rendere accessibile il prima possibile il Corridoio Vasariano abbiamo voluto una nuova sistemazione della collezione Contini Bonacossi in grado di permetterne la fruizione da parte di tutti i visitatori degli Uffizi". I quali potranno accedere alla collezione con il normale biglietto di ingresso al museo, che salirà da domani, 1° marzo, e per tutta l'alta stagione, dagli attuali 8 a 20 euro.

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A Palazzo Strozzi una mostra sulla storia politica ed economica dell'Italia

4/11/2018

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Oggi più che mai è necessario riscoprire le proprie origini, soprattutto se queste affondano le basi nella politica e nella storia del Paese a cui si appartiene. L'Italia, è cosa nota, ha alle spalle una biografia abbastanza complicata, dovuta a una plurima successione di partiti che ne hanno condizionato l'immagine di Bel Paese. Oggi, all'indomani del 4 marzo, si torna a parlare della politica che è stata e di quella che la classe dirigente che affolla i banchi delle Camere dovrà garantire agli italiani. E' dunque quanto mai attuale la mostra che dal 16 marzo al 22 luglio 2018 Palazzo Strozzi ospita nelle sue stanze. Si tratta di “Nascita di una Nazione”, un'esposizione temporanea che ripercorre per la prima volta, attraverso opere emblematiche del secondo dopoguerra, il periodo storico che va dagli anni del cosiddetto “miracolo economico” fino agli stravolgimenti del 1968.

È in questo ventennio che prende forma una nuova idea di arte, proiettata nella contemporaneità attraverso i canoni del Realismo e dell’Astrazione, con l’avvento dell’Arte Informale fino alle sperimentazioni su immagini, gesti e figure della Pop Art e ai nuovi linguaggi dell’Arte Povera e dell’Arte Concettuale.

Un viaggio attraverso 80 opere di artisti quali Renato Guttuso, Lucio Fontana, Alberto Burri, Emilio Vedova, Enrico Castellani, Piero Manzoni, Mario Schifano, Mario Merz e Michelangelo Pistoletto, curato da Luca Massimo Barbero. E' proprio il curatore a spiegare che “Nascita di una Nazione vuole offrire una chiave di lettura ad un periodo artistico che si è intrecciato indissolubilmente con lo sviluppo dell’Italia e che ha tratto dalla politica, dal costume e dai cambiamenti sociali linfa vitale. Le sale si susseguono in modo contrastante ed incalzante per sviluppare nel visitatore il senso della vitalità di quel momento artistico: in quegli anni, infatti, il fermento era tale da permettere agli artisti dell’Informale di seguire la loro ricerca mentre gli artisti della nuova figurazione seguivano un percorso diametralmente opposto.

"Lo scopo - assicura Barbero - è entrare all’improvviso negli studi di questi grandi artisti mentre lavorano alla definizione di una nuova arte italiana”.

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