Dal 3 al 23 novembre alla Fondazione Il Bisonte si tiene la mostra Terni Lapilli - Giochi di Guerra, dell'artista ucraino Pavlo Mako.
Makov, classe 1958, non è nuovo al Bisonte, già da alcuni anni frequenta i laboratori di incisione della fondazione fiorentina per lavorare sulle sue singolari incisioni. Questa collaborazione è stata lo spunto per una mostra personale che idealmente si colloca al vertice di tre esposizioni particolarmente significative, in quanto indicano nuove direzioni per Il Bisonte. Dopo il litografo americano Andrew DeCaen e le fotoincisioni di Giovanni Greppi, che hanno messo in luce aspetti tecnici meno ortodossi, Il Bionte presenta ora i particolarissimi lavori di Pavlo Makov. Opere uniche, dove la tiratura si comprime tutta su un unico foglio, che passa e ripassa sotto il torchio, quasi torturato dalla matrice che deve accogliere, il risultato è qualcosa di imprevisto: città, paesaggi, vedute dall’alto di campagne spianate e antropizzate, quasi come in un gioco ossessivo, comunque razionale e lucido. Su queste stampe Makov interviene manualmente con la grafite legando e uniformando le varie immagini. Di volta in volta, questo mutevole contenitore prende l’essenza del contenuto alla ricerca di una planimetria utopica - chiari i riferimenti alle Città Invisibili di Calvino - o in preda ad una fuga da un sito infernale, sconvolto da una guerra, nominata nel titolo della mostra, che si percepisce scivolare mortifera appena fuori dall’inquadratura urbana, che incombe fisicamente sullo studio dell’artista, che abita e lavora in Ucraina a pochi chilometri dal confine conteso con la Russia.
Inaugurazione giovedì 3 Novembre – ore 18
Fondazione Il Bisonte – via San Niccolò, 24r – 50125 Firenze
orario: dal lunedì al venerdì 9-13 e 15-19. Sabato su appuntamento. Domenica chiuso
Makov, classe 1958, non è nuovo al Bisonte, già da alcuni anni frequenta i laboratori di incisione della fondazione fiorentina per lavorare sulle sue singolari incisioni. Questa collaborazione è stata lo spunto per una mostra personale che idealmente si colloca al vertice di tre esposizioni particolarmente significative, in quanto indicano nuove direzioni per Il Bisonte. Dopo il litografo americano Andrew DeCaen e le fotoincisioni di Giovanni Greppi, che hanno messo in luce aspetti tecnici meno ortodossi, Il Bionte presenta ora i particolarissimi lavori di Pavlo Makov. Opere uniche, dove la tiratura si comprime tutta su un unico foglio, che passa e ripassa sotto il torchio, quasi torturato dalla matrice che deve accogliere, il risultato è qualcosa di imprevisto: città, paesaggi, vedute dall’alto di campagne spianate e antropizzate, quasi come in un gioco ossessivo, comunque razionale e lucido. Su queste stampe Makov interviene manualmente con la grafite legando e uniformando le varie immagini. Di volta in volta, questo mutevole contenitore prende l’essenza del contenuto alla ricerca di una planimetria utopica - chiari i riferimenti alle Città Invisibili di Calvino - o in preda ad una fuga da un sito infernale, sconvolto da una guerra, nominata nel titolo della mostra, che si percepisce scivolare mortifera appena fuori dall’inquadratura urbana, che incombe fisicamente sullo studio dell’artista, che abita e lavora in Ucraina a pochi chilometri dal confine conteso con la Russia.
Inaugurazione giovedì 3 Novembre – ore 18
Fondazione Il Bisonte – via San Niccolò, 24r – 50125 Firenze
orario: dal lunedì al venerdì 9-13 e 15-19. Sabato su appuntamento. Domenica chiuso